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domenica 20 febbraio 2022

RECENSIONE COSE DI CASA NOSTRA DI LUCIA D’ALEO

 




 

TRAMA

 

Angelina viaggia sul colorato sentiero dei ricordi con il preciso itinerario di mettere a fuoco i giochi di sensazioni, emozioni, fantasie, immagini e immaginazioni che della fanciullezza rappresentano l'anello di connessione fra passato formativo e presente. Non solo, grazie ad Angelina possiamo immergerci in una realtà socio-culturale ben definita: quella della Siracusa degli anni '50. "Cose di casa nostra" non è soltanto la testimonianza della vita infantile e adolescenziale della protagonista ma anche il connubio fra l'amore per le proprie radici familiari, per il proprio passato, e il senso di identità e di appartenenza a una comunità sociale. L'anello di congiunzione con il passato, inteso come epoca storica di un popolo ma anche come epoca storica di ogni persona, è la manifestazione delle vicissitudini che trasformano una bambina in una donna e Angelina ha vissuto la propria infanzia in una famiglia di sani principi morali, quindi in una realtà familiare in cui le è stato possibile costruire, su basi solide, la personalità e il futuro. Angelina non è soltanto la bimbetta eccessivamente vivace che vive di birichinate ma anche una bimba sensibile, protettiva, amorevole verso gli animali, ingenua e credulona come sono tutti i bambini che non conoscono malizia, cattiveria e orrori. Ormai adulta, Angelina incastra i ricordi infantili con le tradizioni e con le tipiche espressioni dialettali siracusane e "Cose di casa nostra" si trasforma in un racconto storico-culturale da scoprire e apprezzare, in un racconto per adulti e per piccini, in una sagra familiare. La scrittrice e poetessa siracusana, Lucia D'Aleo, ha ben saputo equilibrare registri linguistici con capacità comunicative tali da confezionare un percorso di ricordi in un'opera narrativa e poetica di affascinante storia d'amore, di solarità e di mare mediante cui il suo essere interiore rinasce e si afferma intriso di sicilianità.

 

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RECENSIONE

 

Spesso nel mondo della letteratura sottovalutiamo i libri di racconti. Questo per esempio è un volume che attraverso i fotogrammi di piccole storie tutte riguardanti la vita della protagonista ci narrano una trama da romanzo vera e propria. Una di quelle storie che da molti può essere definita retrò, ma che alla fine ha invece il genuino sapore antico di una Sicilia degli anni Cinquanta in cui la bellezza autentica dell’anima di Angelina ci incanta del suo viaggio. Un’avventura sentimentale tra infanzia, adolescenza, età adulta, tra il passato e un presente che guarda al futuro senza paura: un qualcosa che soggioga, come dire, chi legge a intraprendere il proprio sentiero di ricordi. Perché solo i ricordi ci fanno restare vivi, ci fanno capire chi siamo, fanno comprendere agli altri la nostra essenza, ma non ci rendono fragili di fronte alle nostre paure, riuscendo anche a reagire alle emozioni brutte o belle, senza nasconderci dietro a un dito. Angelina ci spiega come i ricordi siano la nostra carta d’identità e come i suoi abbiano la funzione di legare ieri e oggi in un indissolubile abbraccio chiamato vita. Il titolo crea una simpatica cacofonia che risulta gradevole e adatta a presentare l’opera. Angelina ci fa presente come oggi forse si sia quasi dimenticata l’importanza delle radici familiari e nel suo caso ci rinnova la meraviglia di sentirsi abbarbicata alla sua insostituibile sicilianità. Una Sicilia degli anni Cinquanta, appunto, che oltre a essere raccontata nella sua epoca storica fra alti e bassi, viene anche dipinta come periodo di tempo appartenente a ogni persona. Angelina, prima una bambina vivace ma sensibile e adorabile nell’amare gli animali, vissuta nei sani principi familiari, che oggi si sono quasi estinti; dopo diventa una ragazzina che non dimentica gli ideali ereditati dalle sue origini e infine si trasforma in una donna adulta che si porta dietro la storia di una saga familiare importante fatta di tradizioni e bagagli, dove neanche il dialetto viene dimenticato o messo da parte. Neanche la ricetta fra poesia e narrativa viene sottovalutata, perché questo libro è una valigia fatta di sogni che raccontano sentimenti, emozioni, la bellezza della terra raccontata e tanta solare spiritualità interiore.

 

FRANCESCA GHIRIBELLI

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