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venerdì 12 luglio 2013

Vincitori e finalisti della gara letteraria di poesia “Senza Rete”



Si è conclusa il 30 giugno 2013 la gara poetica “Senza rete” promossa dalla web-magazine OublietteMagazine e dall’autrice Fiorella Carcereri. Anche per questo concorso la partecipazione è stata altissima, cogliamo l’occasione per ringraziare i nostri lettori per l’importante presenza.

I numeri di “Senza Rete” 141 partecipanti, 14 finalisti e 3 vincitori.

La giuria della gara “Senza rete” (Alessia Mocci, Fiorella Carcereri, Rosario Tomarchio, Cristina Biolcati, Rebecca Mais, Vincenzo Monfregola, Alessandro Bertolino) ha decretato i 3 vincitori delle copie della silloge poetica “Senza rete” di Fiorella Carcereri.


Finalisti

Sezione A

Giovani Tremori con “Tessono le dita”

Umberto Schioppo con “Gabbia”

Barbara Amadio con “Se potessi percorrere il contorno”

Carmen Fogli con “Canto d’amore”

Graziano Gismondi con “Orizzonte”

Graziella Cappelli con “Bianco destriero”

Grazia Albanese con “A Perdere”

Lillo Taibi con “Donna”

Monica Pasero con “Rami al cielo”

Daniela Schirru con “Ti ricorderai”

Paola Pittalis con “Avrò tempo per dirtelo”

Pino Chisari con “Quando chiudi la porta”

Daniela Giorgini con “L’amore altrove”

Francesca Ghiribelli con “Chiamalo Amore…”


ECCO LA MIA POESIA


Chiamalo Amore…


Chiamalo amore questo senso di tormento:

esso vola fra i confini di un sentimento

e non riesce a dare tempo al tempo.


Chiamalo amore quel sospiro di cuore

che veste di primavera l’inverno:

non è un sogno,

ma soltanto la rarità

di una lacrima di pianto

che si inebria dell’altro.


Chiamalo amore l’imbrunire della sera

quando il crepuscolo diventa l’autunno della vita

e le foglie sono le pagine da scrivere in salita.


Chiamalo amore il sorriso imbronciato del cielo

su un campo assolato

e non sentirti perso

fra l’infinito luccichio delle parole,

perché basta solo smarrirsi in quel caldo tepore

che ritaglia i contorni del tuo cuore

trovando il profumo di rose gettate al vento.

L’essenza di un cammino mai definito

si scioglie fra la chioma di mimose mai colte,

ma adesso almeno sa dare un nome

a quel misterioso sapore

e non fare finta di non conoscerlo...

...chiamalo amore.




FRANCESCA GHIRIBELLI




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