venerdì 4 agosto 2017

Recensione 'La felicità vuole essere vissuta' di Loredana Limone




La felicità vuole essere vissuta di Loredana Limone
Editore: Salani| Pagine: 464| Pubblicazione: maggio 2017|Prezzo 18,00€|
Genere: narrativa italiana

Trama

Borgo Propizio: dopo il terribile sisma che li ha colpiti nella terra e nel cuore, gli abitanti si impegnano per tornare alla vita e alla serenità e le loro esistenze si incontrano, si scontrano, si intrecciano in maniera come sempre imprevedibile. Così aumentano i turisti stranieri, l’A.C. Propiziese scala la classifica, la boutique Amandissima conquista prestigiosi clienti; aprono negozi di economici e bravissimi parrucchieri cinesi, nascono nuovi amori e ne muoiono altri, mentre le coppie ‘storiche’ restano solide seppur turbate da qualche gelosia. Come se non bastasse, il borgo è in trepida attesa di una troupe cinematografica: un film a Borgo Propizio! O meglio, un film su Borgo Propizio, perché quella del leggendario fondatore Aldighiero il Cortese è una storia davvero intrigante e perché, aggiunge sibillino il regista, viene sempre il momento in cui bisogna rendere ciò che si è preso… Che cosa avrà voluto dire? Quale segreto aleggia tra le strade acciottolate del paese?
Al quarto romanzo, la saga di Borgo Propizio si conferma un luogo dell’anima dove rifugiarsi e sentirsi a casa, il posto migliore dove vivere.

L’autrice

Loredana Limone, napoletana di adozione milanese, dopo una decina di libri tra fiabe e gastronomia, ha esordito nella narrativa con Borgo Propizio, premiato con la menzione speciale al Premio Fellini 2012, tradotto in Spagna, Germania e Bulgaria. Dopo E le stelle non stanno a guardare e Un terremoto a Borgo Propizio, è in arrivo il quarto capitolo dell’amatissima saga: La felicità vuole essere vissuta.

RECENSIONE

Nell’ultimo capitolo della saga di Loredana Limone, l’autrice non ci delude ancora una volta! Un modo di scrivere fuori dal comune, ironico, romantico, sentimentale, contemporaneo e originale… la scrittrice sa dirottarci per la mappa di questo straordinario paesino che è entrato nei nostri cuori e non se ne andrà mai, restando indimenticabile. L’inventiva della Limone ha saputo costruire nuovi episodi per questa saga senza annoiare e cadere nel banale. Mariolina e Marietta, le protagoniste, sposata al costruttore Ruggero e l’altra al sindaco Rondinella, dall’altra Saltalamacchia, maresciallo del paese che non si smentisce mai. Altri piccoli grandi personaggi ritrovati in precedenza e qualche new entry essenziale per ogni più piccolo particolare di svolgimento. Morandi fa sempre da sottofondo a questo romanzo, ti sembra di sentirlo cantare la sua Fatti mandare dalla mamma fin dal primo capitolo senza mai smettere. Un romanzo familiare, dal sapore antico e odierno, è proprio questa la bravura della Limone, perché ha saputo fare della semplicità una meravigliosa e famosa saga piena di fascino e autenticità.

FRANCESCA GHIRIBELLI

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