martedì 19 marzo 2013

‘WARM BODIES’

RECENSIONE DI ‘WARM BODIES’
  DI ISAAC MARION

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Non sono mai stata una grande lettrice di storie riguardanti gli zombie, ma devo dire che questo libro mi ha fatto ricredere.
Uno stile di scrittura fresco, caparbio e scorrevole che racconta la cruda e reale faccia di queste creature affamate di cervelli umani.
L’autore ha voluto dar voce a questo piccolo grande cuore di zombie, dal nome R, facendolo sentire quasi il nuovo eroe del mondo.
Nel romanzo troviamo tante similitudini o paragoni riscontrabili con la società di oggi. O meglio con il periodo di forte crisi esistenziale e materiale che viviamo.
Il giovane scrittore ci apre gli occhi senza mezzi termini, dimostrandoci quanto queste creature denominate quasi inutili, invece siano molto più previdenti degli umani. Su come riescano a conservare i loro prelibati spuntini per i giorni a venire e su come vivano in un aeroporto abbandonato, dove uomini e donne cercano ancora di sposarsi, di far l’amore attraverso i loro corpi rattrappiti e senza vita. E la cosa che più stupisce, come si possano adottare figli-zombie, a cui insegnare come dare la caccia al mondo umano.
R, un giovane zombie senza ricordi e senza meta, si ritroverà ad uccidere un ragazzo, Perry.
Si nutrirà del suo cervello, assaporando i deliziosi e bui momenti della vita passata della sua vittima, ma soprattutto risparmierà la dolce fidanzata di Perry, Julie. Per lei sentirà rinascere dentro di sé l’attrazione per la vita, per lei riuscirà a mettere insieme più sillabe per riuscire finalmente a parlare e a farsi capire. Per Julie riuscirà a resistere alla sua sete assassina di creatura sanguinaria, ma soprattutto con lei formerà una coppia straordinaria, tentando di cambiare il mondo che ci circonda.
Questo grande cuore di zombie ci farà capire come si possa ancora cambiare, senza lasciare che l’universo finisca alla deriva. Julie ed R si ritroveranno a combattere anche contro un’altra terribile verità, l’esistenza di creature ancor più ignobili e spietate, gli Ossuti.
Una casta suprema di deliranti e macabri vendicatori nei confronti della razza umana e degli stessi zombie.
R, conservando a pezzi il cervello di Perry, riuscirà piano piano a riappropriarsi della sua vita e della sua mente, facendo risuscitare se stesso dalla morte, ma soprattutto proverà a mettere in atto il piano che un giorno era stato nella testa della sua vittima.
Solo al fianco di Julie, l’amore riprenderà vita e la speranza riuscirà a mettere le radici nella terra desolata di un mondo abbandonato a se stesso.
Un finale scritto un po’ velocemente, ma che se leggiamo fra le righe, ci fa capire quanto sia possibile cambiare le cose, se soltanto ci crediamo fermamente. Un finale che sembra portarci verso il desiderio di volerne sapere di più e che non ci è bastata solo questa storia per farci sognare, ma che vorremmo un seguito di ‘Warm Bodies’.
E poi dove troviamo uno zombie così divertente e romantico, a cui piace canticchiare in modo stonato Frank Sinatra?
Un motivo in più per creare la colonna sonora di questa curiosa storia.
 
Francesca Ghiribelli.

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