giovedì 5 aprile 2012

'L'AMORE DEL SIGNORE' DI FRANCESCA GHIRIBELLI

Mi abbandonai
Tra le fronde di quel giardino
E ritrovai una voce, a me vicino,
Dentro il silenzio del mio cuscino.
Sentii vagare
L’ombra di un pianto:
era un uomo dal viso pacifico,
poi fu lì che trovai il mio nido.
La sua veste alitò di vento
 
E fu il suo respiro
A rendere eterno il mio tempo.
Egli cinse le mie mani
Facendone calice del suo domani,
e riposai
addentrandomi nei suoi occhi,
che furono stelle dei miei giorni.
Le sue carezze divennero
manna per le mie guance,
mentre un’essenza di fiori
fu come primavera nei solitari cuori.
All’improvviso scomparve,
Se ne andò come un sogno
Si dilegua alla vista della realtà.
Chi era quella figura divina?
Era fantastico pegno della mia fede
O il segno premonitore
Dell’esistenza di una vita migliore?
Fino a quel momento
Non sapevo chi fosse
Colui che aveva inventato l’amore.
Adesso, so soltanto
Che sulla traccia del suo pianto
Sono nate corolle fiorite
Come per incanto.

Francesca Ghiribelli

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