giovedì 27 ottobre 2011

OCCHI PER VOLARE

Distinguo il vento nel soffio della vita, che dei tuoi capelli si intinge, ti guardo e rapisco al tempo ogni goccia, che l’amore dedica all’anima.
Sentirti fiamma di un camino nel cuore di chi ancora non t’ama di quel tepore antico, così ti ritrovo lì nel mio giardino, fatto degli smeraldi ritrovati nei tuoi mille abbracci.
Spremo il pensiero di un giorno perso nel buio, di chi ti sta ancora cercando, ma non ti ha trovato; lo dipingo del colore, con cui gli angeli incoronano il cielo di carezze, per poi scioglierti in un battito di ciglia stanche fra le bianche culle della luna.
Ti stringo da qui, troppo lontano per sfiorarti e rendere unico quel perché ricco di risposte, ma mai sono riuscito a dedicarti quella giusta: potevo imprimere di sfuggente e misteriosa curiosità le tue parole e lasciarti immaginare, che mi avresti ritrovato là, dove il corpo scompare, ma il cuore ancor non ti abbandona.
Toccherò le invisibili e fredde mura di un giorno d’inverno, per dirti che non ti abbandonerò al gelido vento della solitudine, ma farò crollare la distaccata indifferenza di una primavera senza fiori.
Ti leggerò le vibranti emozioni dei miei ricordi, per farti vivere con me di noi: sarai l’inespugnabile isola di nessuno, perché avrà soltanto il mio nome.
Sono la dolce risacca incapace di lasciarti andare; semplicemente vorrei che tu mi ritrovassi nei sogni di un tempo, fra le labbra di una conchiglia vestita soltanto di sabbia, nelle corpose dita delle alghe che bramano la tua ombra, nelle mani candide della neve e nel selvaggio profumo di un falò sulla spiaggia.
Sarò l’acqua di una giornata senza lacrime, perché ti farò di nuovo ricordare attraverso gli occhi: occhi per sperare che le grida di un temporale ci denudino della malizia, con cui il tempo ci traveste,occhi per dirti la verità di un amore fatto di silenzio,occhi per vagare tra le distese solitarie di una guerra senza fine,ma soprattutto i nostri occhi per volare fino a dove questa vita non ci ha permesso di sognare.
Ti dico di amare, questi occhi per volare, fin dove la vita non arriva a capire, di quanto dell’eternità ci sia ancora da trovare.




Francesca Ghiribelli.