domenica 5 giugno 2011

UNA CAREZZA NELLA NEVE

 
Una docile lanterna
mi saluta da lontano,
quanta nostalgia
per quell’affettuoso uomo barbuto
travestito di panna e ciliegia
che aspettavo alla finestra,
mentre tutta la notte
per lui era ancora in festa!
Quante candele addormentate
nella quiete giocosa
di quella carta vivace e colorata,
mentre sul tavolo
lasciavo per quell’uomo stanco e affaticato
un pacchetto di goloso cioccolato.
Quanti sorrisi pieni
di quella curiosa credenza
che la fantasia non fosse mai abbastanza,
sbadigli assonnati
che la mattina scartavano
con ansia la mitica sorpresa
di ciò che avevo richiesto
con preziosa attesa.
Allora la felicità rubava
un bacio a mamma e papà,
mentre gli abbracci della giornata
ci portano ancora intorno
ad una tavola apparecchiata:
la calda atmosfera di un camino
che ci ricorda
il birichino passo di un bambino.
Tante volte ho provato la stessa gioia
di un cielo in attesa dell’estate,
e adesso anche se c’è
l’antica nostalgia
di quella dolce e tenera magia,
posso starmene sempre qui a ricordare
quella speciale ed unica atmosfera del Natale;
ogni anno però la sua festa di nuovo arriva
ed una voglia sbarazzina
accende la mia anima ancora un po’bambina:
nei ricordi posso ritrovare
il caro ritornare di Babbo Natale,
mentre nel presente
circondo di meraviglioso tepore
la vera famiglia
che mi ha donato il suo amore.
Così alzo lo sguardo
verso la stella più bella
e spero a chi
è meno fortunato di me,
possa arrivare nella neve
una carezza mandata
da un angelo del cielo
con la speranza
per un domani
più generoso e sereno.
 
Francesca Ghiribelli.
 

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