domenica 5 giugno 2011

L'ITALIA

Un nastro legato ad un filo d’erba,mentre il rosso di un tramonto tinge di bruciante passione l’orgoglio,dove un bianco velo sfoglia il timido, ma forte coraggio di un giorno di sole.
Due mani si allontanano macchiate dal sangue del peccato di una guerra che ci ha fatto soldati della vita,poi le foglie di una corona di alloro che giace a terra intingono di fratellanza una terra,la quale si ritrova unita in una nuova speranza,così che il bianco fantasma dell’egoismo lascia il posto al cuore del patriottismo.
Due occhi guardano fieri la giubba rossa,dove l’infiammante desiderio di una libera società si tinge dell’infinito azzurro del cielo, tornato terso, dopo l’arrivo dell’arcobaleno.
Le teste si inginocchiano di fronte a questa giovine ‘Europa’, che grazie alla sua anima ribelle ha fatto provare un nuovo brivido sulla pelle: niente e nessuno ci dividerà, perché la voglia di amare è ancora qua, dentro un istante perso nel vacillare di un orizzonte avverso.
Lo sguardo di una violenta rivoluzione ha versato innocenti lacrime sulla terra umida di gloria,ma adesso quella lotta corpo a corpo è finita: due passi ripercorrono l’ansimante salita di un battito che il cuore ha aggiunto alla vita,poi d’improvviso un sorriso ombreggia tra le tiepide dita di una primavera.
Non sarà soltanto la rinascita della natura, ma sarà il manifesto di un nuovo senso che si risveglia dal crudele arrivismo di una parola, mentre un accennato punto d’incontro spoglia completamente l’ombra cattiva di un antagonismo perverso.
In lontananza sembrano arrivare due rondini che intrecciano il timido rossore del loro petto al bianco candore di un sogno che si leva alto all’universo; così chiudo gli occhi e immagino che una goccia di smeraldo possa tramutare il mare nella totale speranza di un mondo migliore e senza ignoranza.
Siamo qui ad attendere ciò che le nostre mani dovrebbero costruire per l’anima, ma non ci accorgiamo ancora di quante persone in passato hanno combattuto per il nostro presente; adesso,grazie a loro siamo qui a respirare liberi l’aria di questa unita e patriottica era con la tangibile veridicità che il nostro futuro possa avverarsi,cancellando gli errori già compiuti e disegnando di glorioso orgoglio ciò che siamo e che ci hanno permesso di essere……ma ancora tantissime mani dovrebbero tendersi per congiungere i confini di questa Italia, quindi non cessiamo di far battere questo rosso cuore, non deludiamo ulteriormente la restante e preziosa bianca innocenza che i nostri figli vogliono ancora avere il coraggio di vivere e non dimentichiamoci di intingere della verde speranza quello che ancora non ci hanno tolto: l’amore di un senso che la vita ci può dare, solamente se vogliamo dare gli altri ciò che doniamo a noi stessi,solamente se amiamo……….
                                                       
Francesca Ghiribelli.                                   
 

Nessun commento:

Posta un commento